L'uomo è responsabile di se stesso
L’uomo è costretto da sempre a lottare per la sua sopravvivenza.
Non è mai stato facile per nessuno il cammino sulla terra: la storia dell’umanità è un susseguirsi di guerre sanguinose, d’ingiusti soprusi, di obbrobriose sopraffazioni, ma ora che l’umanità, attraverso grandi sviluppi tecnologici, ha la possibilità di conoscere e comunicare a grandi distanze, ora è anche più assurdo che non si possa vivere e dispensare la pace.
Vale a dire la non guerra perché la pace individuale è una meta da raggiungere singolarmente. Questa è l’accettazione di ciò che ci turba o ci affligge, è la capacità di affidare la nostra esistenza a quel Dio Creatore e Padre che mai limita l’agire umano perché ha voluto che solo l’uomo, con la propria anima, fosse responsabile di se stesso.
Questa è una verità che dovrebbe farci riflettere prima di agire. E’ una realtà che non si disgiunge mai dalla quotidianità d’ogni azione, non consola chi è colpito dal dolore provocatogli da altri, ma sicuramente ci conferma l’imparzialità del Padre verso i suoi figli.
Che padre sarebbe se aiutasse alcuni e non si curasse di altri?
Egli è vicino a chi lo invoca solo perché costui ha la capacità di udirlo.
In altre parole, chi si rivolge a Lui mette se stesso nella condizione di percepire la Sua voce guida.
Chi non Lo invoca, chi non si pone con l’anima in ascolto, non credendo in Lui, non ode i Suoi impulsi.
La “voce” di Dio non può fermare la mano che ci colpisce, ma può darci l’impulso per schivarla, o può darci la forza di ammortizzare il colpo o sopportare meglio il dolore.
Grande, grande questo Dio Padre che ha lasciate veramente libere le sue creature senza mai abbandonarle.
Nada Reale