i Eternità dell'esistere

 

Nascita e Morte: inizio e fine del nostro cammino sulla Terra

Nascita: evoluzione della materia.

Morte: degenerazione della stessa materia e liberazione dello spirito

C’è vita prima della nascita e c’è vita dopo la morte. Non esiste solo la vita terrena, ma c’è vita in ogni espressione di esistenza anche non materica: la materia vive attraverso le sue metamorfosi, lo Spirito vive in eterno.

Questa è la base che supporta  tutte le mie certezze, vi sembrerà che mi stia ripetendo, sì, in un certo senso. Vorrei che ciò che mi appartiene potesse aiutare, chi mi legge, a  riflettere e a confrontarsi, quindi:

“Eterno” è il concetto d’esistenza perenne. Ogni uomo è eterno nella sua essenza spirituale.

La vita sulla Terra, dunque, è un breve, fugace momento di questa eternità in cui lo spirito misura nell’abito umano la sua capacità di esistere in una dimensione ricca di gioie e di dolori umani.

Tutti noi siamo come in una palestre in cui, con l’ausilio degli attrezzi messici a disposizione in ogni singola realtà, ognuno si esercita per raggiungere la perfezione. C’è chi ci riesce e chi si scoraggia, abbandonato

l’allenamento, si ritira e sta in disparte a guardare gli altri:

li critica, rimugina, li invidia e maledice la vita invece di affrontarla sfidandola o accondiscendendo alle sue provocazioni.

Così, fra noi, ci sono i contenti e gli scontenti, i pavidi e gli eroi, gli egoisti e gli altruisti: tutti, immancabilmente, dovremo rendere conto del nostro operato.

Nella vita umana c’è possibilità di evoluzione e di affermazione per ognuno; c’è spazio vitale per tutti coloro che vogliono conquistarselo. C’è DIO che ama e protegge tutti i suoi figli.

La Fede in questo Dio, che è Grande e Misericordioso, ci può aiutare a superare ogni abbattimento, ogni sconforto, ogni dubbioso affanno perché Egli è la Verità e, in Lui si può trovare la chiarezza delle idee.

Chi ha Fede in Dio, prescindendo da ogni altra considerazione, pone se stesso nella condizione di accogliere il bene e allontanare, inconsciamente, ogni male: la Fede è come una spessa corazza che protegge da ogni attacco esterno.

“Viviamo” quando assaporiamo tutte le condizioni in cui veniamo a trovarci, sta solo a noi affrontarle cogliendo, dove si può, tutti i vantaggi senza mai farci sopraffare dalle sconfitte. Non dovremmo mai voltarci a rimpiangere, ma guardare avanti, godendo di volta in volta il nostro presente.

Un giorno, dovremo rendere conto del nostro operato.


La vita non è solo quella breve parentesi terrena che tutti vediamo: c’è vita prima della nascita del corpo umano e c’è vita dopo la sua morte.

 

 

Nada Reale