Conversazione immaginaria
A volte, quando fatico a prendere sonno, me ne sto "cuccia" nel lettone, per non disturbare mio marito che mi dorme accanto, e immagino di conversare con i miei cari che mi hanno lasciata
Una notte, pensando a mamma Tosca mi rivolsi a lei chiedendole dove fosse e com'era quella dimensione spirituale in cui si va quando si lascia la vita umana.
" Sono in un immenso giardino fiorito di Luce.
C'è una grande fonte luminosa che tutte le volte che ci avviciniamo sembra voglia lambirci e ci dà gioia e felicità.
Quando vogliamo venire da voi, scendiamo come da una volta e siamo subito nella tristezza.
Portiamo con noi sprazzi di luce che vi doniamo come fiori su di uno stelo, ma non sempre serve a fugare le tenebre che vi avvolgono.
Le vostre tenebre sono la tristezza e la disperazione umana.
Uno spirito buono riceve i nostri fiori con facilità: siate sereni e buoni senza chiudere i vostri animi alla nostra Luce. Accoglieteci con letizia e abbiate Fede in Dio Grande e Misericordioso:"
Nella mia mente, quelle parole si sono formulate senza che lo volessi, come una dettatura extrasensoriale oppure, è stata solo la mia grande capacità di fantasticare?
Nada Reale
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