a La vita sul pianeta Terra

 

 


Notte e giorno si susseguono sul pianeta Terra che si evolve nel suo moto di rotazione e di rivoluzione attorno al Sole. Un moto sempre uguale e ritmicamente cadenzato: è una forma di vita e, vita nella vita, è l’Uomo. Egli è una delle tante creature che la Natura, obbedendo a Dio, ha forgiato con la materia di cui disponeva.

L’uomo, quindi, è un piccolissimo essere che della Terra completa l’armonico insieme.

Niente di ciò che esiste è dovuto al semplice caso, tutto ha una sua specifica funzione, tutto è volutamente preordinato perché ogni specie animale, vegetale e minerale ha esigenze proprie che non potrebbero essere soddisfatte se non fossero coordinate da regole inderogabili che formano l’istinto universale.

Spesso, animali e vegetali, sono costretti dalle circostanze a continue trasformazioni con graduali metamorfosi. L’uomo si evolve attraverso una mutazione provocata anche dalle sue stesse scoperte e conquiste, e ne subisce, coscientemente,  tutto il travaglio e le difficoltà conseguenti perché è l’unico essere vivente dotato di raziocinio: egli è consapevole delle sue facoltà intellettive e fisiche.


L’intelligenza permette all’uomo l’autorealizzazione.

L’uomo è, dunque, l’essere più libero che ci sia sulla Terra e, al tempo stesso, il più combattuto dalle circostanze perché sa capire e volere. Non c’è niente in cui la mente umana non possa addentrarsi: questa grande facoltà, sembra un controsenso, rende l’uomo limitato, schiavo e meschino perché nella lotta per la sopravvivenza, viene ad essere condizionato dai suoi stessi egoismi, diventando sopraffattore e, a volte, scellerato distruttore.

Se l’uomo è “vita”, vivere è “idea” d’uomo.

Vita è azione


Azione è espressione di sé, di ciò che è stato maturato giorno dopo giorno attraverso l’elaborazione del temperamento.

Il temperamento è la capacità d’apprendimento dei meccanismi della vita usufruendo dei dati che la predisposizione personale sviluppa usando l’intelligenza, la sensibilità e l’esperienza. Tutto ciò, unitamente all’Anima e ai fattori genetici, rendono la personalità di un individuo, unica ed irripetibile. Egli è responsabile di se stesso nei confronti del suo Creatore, che mai interviene a limitargli le azioni perché lo ha dotato di LIBERO ARBITRIO.


Gli animali affrontano l’esistenza facendo buon uso del loro istinto. Provvedendo alle loro necessità garantiscono la continuità della specie d’appartenenza sia in branco che singolarmente. Per l’uomo è necessario organizzare la convivenza civile in cui l’individuo vi trovi giustizia e libertà di crescita spirituale e materiale.

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Oggi più che mai, occorre recuperare nella socializzazione umana il senso dell’individualità. La visione del singolo moltiplicato per la comunità è diversa dalla comunità con singole esigenze. Partire da un insieme  è freddo e insignificante: la massa è anonima. Prendere un uomo con la sua realtà fatta anche di sentimenti e riportarlo moltiplicato ad una folla, non si perderebbe di vista il senso dell’umano. Occorre pensarci…

Per le nuove generazioni, che si affacciano alla vita sociale con pieno diritto, bisogna che noi si riveda le regole dello “stare insieme” perché la metamorfosi in atto sfoci in un nuovo e migliore modo di vivere.

Occorre ricordare i principi universali che non mutano la loro attualità, essi sono i pilastri portanti dell’intera umanità:

La discendenza Divina d’ogni anima e da ciò il rispetto assoluto per la vita.

La coscienza di sé che si esplica attraverso la soddisfazione dei propri sentimenti nel rispetto di quelli altrui.

La responsabilità nell’educare i figli.

Il rispetto della vecchiaia come debole stadio di vita umana avente diritto alla massima serenità.

Rivalutazione delle Religioni che dovrebbero svolgere il loro apostolato con estrema onestà, così da infondere attendibilità e certezze: la loro funzione è  di alimentare la FEDE, unico scudo di cui l’uomo dispone nella battaglia della vita.


“ Niente è venuto dal nulla e niente tornerà nel nulla” Questo è un eterno presente fatto di nascite e di morti della materia che si compone e scompone nel perpetuarsi dello spirito di vita.

Chi ha creato il tutto pretende solo che l’uomo viva in condizioni favorevoli alla sua anima e goda di ciò che trova lungo il suo cammino affinché il suo esistere arrivi a compimento senza mai ostacolare gli altri esseri che, come lui, hanno diritto alla vita

Nessun uomo dovrebbe limitare le azioni dell’altro purché queste non siano criminose.


Nada Reale