Battaglia spaziale
"BATTAGLIA SPAZIALE"
Federico:- Attento Extraterrestre sta arrivando una nave spaziale nemica a ore sei!-
Nonna:- Ricevuto Robot la mia astronave è pronta al combattimento.-
Fed. :- La tua mitragliatrice è pronta?-
N.- Si, è posizionata
Fed. :- Mira e spara!…Fuori uno…io l'ho colpito.-
N.:- Io no.-
Fed.:- Ecco pronto il laser di bordo….boom! …colpito! I nemici ora sono tutti morti, distrutti.
N. - Si, Robot, ma vedi, era meglio farli prigionieri. Non è mai bene uccidere anche se sono nemici.Pensa, sul loro pianeta potrebbero esserci i bambini che aspettano il papà e lui non tornerà più a casa. I nemici bisogna farli prigionieri.-
Fed. : Aspetta Extraterrestre, guardiamo l'astronave distrutta…Oh c'è un cartello: "PILOTA SENZA BAMBINI."
Questa era, fra le tante avventure inventate come gioco con il mio nipotino quando aveva quattro anni, quella che ripensandola mi fa sentire proprio "nonna" appartenuta ad un altro secolo.
Federico ora ha undici anni, è un bravo bambino, studia con buoni risultati, mi è abbastanza vicino, ma non posso più giocare con lui. Nelle nostre avventure la fantasia si espandeva dai boschi abitati da Cip e Ciop alle battaglie spaziali passando da Braccio di ferro, Batman, I tre porcellini e via dicendo.
Per me è stato ed è difficilissimo imparare a giocare con le carte di Pokèmon, Yu-Gi-Oh e Magic, con i più complessi giochi della Play Station come Kingdom harts 2, Dragonball, Star Wars, in cui l'azione dei personaggi è comandata da leve e bottoni che devono essere azionati a proposito e velocissimamente. Mi salvo solo con i rigori al gioco del calcio.
Ora mi sento esclusa da quello speciale rapporto confidenziale che fra nonna e nipote s'instaura proprio attraverso il gioco.
Con tanta nostalgia, mi ripeto, penso ai begli anni delle fantasiose battaglie spaziali……Ma come stare al passo delle nuove tecnologie?
Nonne e nonni tutti, non dobbiamo demordere, facciamoci coraggio, esercitiamoci, non lasciamoci sopraffare dalle modernità.
Nada Reale
Settembre 2006