Lettera di Angelo - new

L’ultima lettera di Angelo alla madre

Trascrivo parte di una lettera che il giovane Angelo, venticinquenne, scrisse alla madre dopo l’ultima “dose” fatale.



“…..la tua non è che pura demagogia, nemmeno la mamma può intervenire e assolutamente non sentirti in colpa: nemmeno tu sei la causa prima che mi ha spinto a trovare rifugio nella droga.

Causa prima ed unica è stata la mancanza di Fede in quella Misericordia Divina che sopra ad ognuno di noi veglia e ci aiuta a vivere.

Ora ho capito: non si può vivere senza Dio. Non si può vivere senza spiritualizzazione degli intenti. Il vuoto e il nulla nel cuore e nella mente porta solo a distruggere se stessi, vuoi con la droga, vuoi con l’alcool, vuoi con il gesto folle del suicidio.

La nostra vita è preziosissima comunque siano le nostre sembianze, qualunque sia il grado della nostra intelligenza e comunque questa sappia capire la vita stessa.

Beati i semplici, coloro che non si chiedono troppi perché, coloro che accettano con spirito filiale la vita nel rispetto del Padre e della sua Divina Provvidenza.

Nessuno è colpevole di ciò che mi sta accadendo, io solo sono stato sordo alla voce del Padre che in ogni cuore bussa ripetutamente. Fortunati i giovani che hanno avuto dalla famiglia l’aiuto ad aprire la mente alla spiritualità, ma Dio parla a tutti, anche a me ha parlato più volte, io non l’ho voluto ascoltare.

Io solo sono responsabile di me stesso, delle mie azioni e delle conseguenze di essere un ragazzo ribelle.

Tu,  mamma… sì, forse una famiglia unita, una famiglia sana mi avrebbe potuto aiutare di più. Dico solo di più perché, ti ripeto, Dio ha bussato al mio cuore e io non ho saputo aprirglielo.

I ragazzi che, come me ,sono nella disperazione devono essere aiutati, essi non sanno ciò che fanno a loro stessi non solo nel corpo, ms anche nello spirito.

Ti bacio mamma con…………”